| TORINO, 8 settembre - Da Torino a Palermo, dall’Olimpico alle Lampare... E dalle lampare all’Olimpico, soprattutto. Già perché c’è fermento sulla tratta biancorosanera, c’è materiale su cui il direttore sportivo juventino Alessio Secco e il presidente Maurizio Zamparini, con il suo braccio destro Walter Sabatini, avranno modo di discutere. Maxioperazione in vista, insomma, utile a rinforzare difesa e attacco della Juventus che verrà. Juventus che verrà della quale potranno far parte eccola qui la maxioperazione anche Simon Kjaer ed Edinson Cavani.
L’IDENTIKIT - Le caratteristiche dei due rosanero rispondono a perfezione all’identikit del perfetto “ papabile juventino” stilato sia da Secco sia dall’amministratore delegato Jean Claude Blanc. Kjaer e Cavani, infatti, sono giovani ( rispettivamente 20 e 22 anni), già affermati e con ulteriori margini di crescita. In sostanza: ottimi giocatori di comprovate qualità in procinto di trovare consacrazione in termini assoluti, come dimostra il fatto che siano seguiti dalle più importanti società europee. Il fatto, poi, che siano entrambi proprietà di una società “ amica”, com’è appunto il Palermo, non fa altro che renderli ancora più appetibili e abbordabili.
RIAPERTURA - Kjaer, vichingo danese dalla chioma platinata, marcantonio da 190 centimetri per un peso forma di 86 chilogrammi, era finito nel mirino della Juventus già durante la scorsa stagione. I sondaggi di rito con il Palermo, i contatti con il procuratore, il preludio a una trattativa che poi è stata messa in standby ma che sta per tornare d’attualità. La Juventus, ovviamente, punta su questi contatti “ pregressi” proprio per ricavarsi un ruolo privilegiato rispetto alla concorrenza, più che agguerrita, del Milan. E ovviamente intende agire con grande anticipo in modo da evitare che si accenda un’asta e che il prezzo del giocatore lieviti. Al momento la valutazione del Palermo per il suo forte difensore centrale è ferma ai 12 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria inserita nel contratto a suo tempo ( era il 16 febbraio 2008, i rosanero versarono 4 milioni nelle casse del Midtjylland e fecero firmare un contratto quinquennale al ragazzo).
PRIMO AMORE - Precedenti tali da far capire quanto la dirigenza bianconera sia disposta a puntare sulle potenzialità di Cavani. Cavani, infatti, che aveva fatto breccia già in tempi non sospetti. Era il 2007, “El Matador” - come lo hanno soprannominato i suoi estimatori - s’è reso protagonista d’un eccellente Sudamericano Under 20 ( lui ha conquistato il titolo di capocannnoniere, la sua Nazionale ha colto l’obiettivo del terzo posto con annessa medaglia di bronzo), riuscendo a destare l’interesse degli osservatori del Palermo ma anche della Juventus. Inutile dire chi la spuntò, alla fine. Ma è certo che l’attuale dirigenza bianconera ha continuato a seguire con interesse le gesta dell’attaccante, approfittando delle occasioni più propizie per tornare a sondare il terreno con Zamparini e con l’agente del giocatore.
PRECEDENTE AMAURI - I piani del Palermo prevedono una eventuale partenza di Cavani a fine stagione: classica operazione alla Toni, o alla Amauri ceduti a consacrazione raggiunta ( in modo da consentire al club di mettere a bilancio importanti plusvalenze, nonché di reinvestire denaro in cerca di talenti). Inutile dire che la Juventus sarebbe ben lieta di agevolare Zamparini in tal senso. Memore, peraltro, della positività dell’operazione Amauri. Amauri che è diventato un pilastro della squadra di Ciro Ferrara ( e prima ancora lo era di quella di Claudio Ranieri), rendendosi partecipe di una ulteriore crescita rispetto ai tempi in cui giocava in rosanero. Se si considera che il brasiliano è passato alla Juventus all’età di 28 anni, figuriamoci che margini di miglioramento possa avere Cavani.
LA TRATTATIVA - Cavani ha spiccato senso del gol ( 15 quelli messi a segno nella scorsa stagione) e ha ottime doti atletiche: è dunque in grado di giocare sia come prima punta, sia come seconda punta più propensa al movimento ( alla Iaquinta, per intenderci). Sarebbe perfetto, insomma, nel sistema di gioco a rombo che sta utilizzando Ferrara: nel pieno rispetto dell’identikit dell’erede di Trezeguet stilato dalla dirigenza. Quanto alle considerazioni economiche, in questo caso la richiesta si aggira intorno ai 15 milioni di euro ( soggetti a variazioni a seconda dell’andamento stagionale di Cavani e del Palermo). Ma la Juventus sa che una maxioperazione che contempli anche Kjaer consentirebbe ulteriori margini di trattativa. Quasi all’insegna del due per uno, non si dovesse avere a che fare con un osso duro come Zamparini.
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