| infatti ahahah cioè lui tifa lazio, proprio la squadra che ha dato lo scudetto alla Juve? xD cmq articolo che è uscito in prima pagina di tuttosport oggi, mi è piaciuto troppoxDD
Quelli del 5 maggio.Il problema non è tanto se Lippi tifi per la Juve, per l’Italia o per tutt’e due. Il guaio è che Moratti dice di tifare contro la JuveTORINO, 11 settembre - Il problema non è tanto se Lippi tifi per la Juve, per l’Italia o per tutt’e due, contemporaneamente e a prescindere dal fatto che negli ultimi tempi il bianconero e l’azzurro s’assomiglino così tanto. Il guaio - per adesso soltanto teorico ma inquietante, per l’Inter, in prospettiva - è che Moratti tifa contro la Juve. O meglio, che dica di tifarle contro. Non già perché sia inopportuno, scandaloso o sconveniente (come sarebbe invece risultata un’esplicita dichiarazione di partigianeria filojuventina da parte del ct, che ovviamente adesso la nega anche nelle intenzioni). Ci sta che il petroliere interista, dentro di sé, provi avversione sportiva e filosofica per la sua principale antagonista. Ne ha perfino più diritto lui di Mourinho, che in fondo è arrivato l’altro ieri. Ciò che piuttosto fa specie, e può riassumere emblematicamente un progressivo livellamento dei valori calcistici ai vertici dell’Italia nel pallone, e in prospettiva prefigurarne magari un ribaltamento, è che Moratti ammetta di gufare contro la Juve. Cioè si scopra. Riconoscendo, implicitamente, di averne paura. Alla prossima domanda diretta in merito con ogni probabilità negherà, il patron nerazzurro, di temere la squadra di Ferrara. Ma la sua effettiva dichiarazione d’ansia è ormai agli atti. Fino a poco tempo fa, anche dopo che Ranieri aveva fatto ilsuo tempo, il Massimo dirigente dell’Inter non avrebbe mai detto una cosa del genere. Avrebbe al massimo espresso un rispettoso ancorché generico apprezzamento per la (relativa) competitività della rivale, specificando però - nella consapevolezza della propria superiorità tecnica figlia di quella finanziaria - che l’Inter può avere paura solo di se stessa, che se gioca come sa non ce n’è per nessuno, che anche un eventuale passaggio a vuoto sarebbe stato azzerato dalla continuità del rendimento nerazzurro alla distanza e alla peggio con un regolamento di conti negli scontri diretti. Ma adesso, quella consapevolezza morattiana, non sembra più così consapevole. Il che equivale a un’autocertificazione pro Juve della quale i tifosi bianconeri, dopo anni di subalternità figlia di calciopoli, non possono non godere. Chiedere aiuto alla Lazio, suvvia: proprio a quelli del 5 maggio. Diego deve averlo davvero spaventato, Moratti. Perfino più dei fantasmi.
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